Nevi

Nevi e tumori della pelle

Pescatori

Sappiamo tutti ormai che la pelle di coloro che hanno preso molto sole (basti pensare ai pescatori e ai contadini) invecchia molto di più, compaiono rughe più profonde, macchie più evidenti e la grana della cute diventa più grossolana con accentuazione di pori e capillari dilatati.

Sappiamo anche però che l’eccesso di esposizione al sole aumenta il rischio di comparsa di tumori della pelle, alcuni tipicamente legati all’invecchiamento della cute come i tumori di derivazione dalle cellule epiteliali (cheratosi attiniche, carcinoma basocellulare e spinocellulare ) altri, come il ben più temibile melanoma, indipendenti dall’età e legati più ad esposizioni episodiche che croniche agli ultravioletti (le scottature durante l’infanzia sarebbero uno dei più temibili fattori di rischio).

Le cure

Fortunatamente buona parte dei tumori della pelle è curabile chirurgicamente, cioè l’asportazione della sola lesione è sufficiente a guarire il pazienti; ciò vale soprattutto per i carcinomi cutanei mentre per i melanomi il discorso è diverso in quanto tali tumori, oltre un certo spessore, tendono a diffondersi a distanza dando metastasi e sono quindi più aggressivi; possono comparire a qualunque età. Alcuni di essi si sviluppano da nei preesistenti, altri compaiono improvvisamente senza essere stati preceduti da alcun altro neo.

La mappatura dei nei

L’importanza di mappare i nei è quindi intuitiva: con la mappatura si raccolgono le immagini dei diversi distretti cutanei in modo da classificare i nei presenti che si analizzano poi con immagini ingrandite (tecnica che si chiama epiluminescenza o dermatoscopia): grazie ad essa l’occhio del dermatologo può definire il tipo di neo, valutarne il rischio e consentire quindi di decidere quale neo sia innocuo, quale vada asportato, quale rivalutato nel tempo confrontandolo con le immagini precedenti.

Medicina preventiva

La mappatura dei nei è uno dei più semplici atti di medicina preventiva, totalmente non invasiva e andrebbe eseguita da tutti anche se naturalmente i soggetti a maggior rischio sono quelli con la pelle e gli occhi chiari, che tendono a scottarsi quando prendono il sole, quelli che hanno molti nei distribuiti su tutta la superficie corporea e tutti coloro che presentano una familiarità per tumori della pelle (certamente la predisposizione genetica gioca un ruolo importante).

Monitoraggio dei nei

Il monitoraggio periodico dei nei deve naturalmente essere associato a norme di comportamento che minimizzino i rischi cutanei legati all’esposizione al sole la quale è peraltro fondamentale per il benessere di molti altri organi (ossa in prima battuta) e parrebbe avere azione di protezione nell’insorgenza di altri tumori (i linfomi ad esempio). E’ importante pertanto dosare l’esposizione, evitando le ore centrali della giornata , proteggere alcune aree come il viso e il cuoio capelluto (ciò vale soprattutto per gli uomini calvi!) e ricorrere all’impiego di creme solari ad alta protezione se l’esposizione è intensa e non controllabile, ad esempio in barca, durante le escursioni in montagna o in generale quando si eseguono attività all’aperto.

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