I laser sono apparecchi medici che emettono luci di determinate lunghezze d’onda cioè capaci di penetrare a diversi livelli nella cute “leggendo” un bersaglio specifico e in tal modo colpendolo in modo selettivo .
Laser dermatologici ablativi
A grandi linee i laser dermatologici si dividono in laser ablativi e non ablativi. I primi , capofila il laser CO2 , emettono una luce che ha come obiettivo l’acqua contenuta nei tessuti determinando una vaporizzazione delle cellule in modo molto mirato, limitando cioè la diffusione ai tessuti circostanti del calore prodotto. Questo tipo di laser serve per la rimozione di lesioni cutanee benigne come verruche, fibromi peduncolati, nevi rilevati benigni (i cosiddetti nevi di Unna o di Miescher ) e cheratosi ma può essere utilizzato anche per l’asportazione di lesioni evolutive come cheratosi attiniche e basaliomi. I piccoli interventi di asportazione con laser CO2 si eseguono in anestesia locale, nella zona trattata si forma una piccola crosta che cade spontaneamente nel giro di 10-15 giorni lasciando un’area rosata che schiarisce gradualmente senza lasciare cicatrici.
Laser dermatologici non ablativi
I laser dermatologici non ablativi hanno come bersaglio nella cute un pigmento, caratteristicamente l’emoglobina contenuta nei piccoli vasi quando si trattano i capillari dilatati del viso o i piccoli angiomi , la melanina alla base dell’epidermide o nel follicolo pilifero quando si trattano le macchie scure (le cosiddette lentigo solari) o quando si vogliono distruggere i peli in eccesso. Questo tipo di laser non richiede anestesia , la zona trattata si arrossa e può virare di colore (le macchie e i capillari diventano temporaneamente più scure poi schiariscono nel giro di qualche giorno) ma la pelle torna integra in tempi veloci .
Cicatrici dell’acne
Per curare le cicatrici da acne si possono usare sia laser ablativi che non ablativi a seconda del tipo di cute e della profondità delle cicatrici. I laser che si utilizzano hanno comunque l’obiettivo di stimolare molto il derma in profondità in modo da renderlo più compatto riducendo gli avvallamenti ma di lasciare pressoché intatta la superficie cutanea. In tal modo l’arrossamento dell’area trattata è contenuto e si può riprendere da subito la propria vita sociale e lavorativa.