Il PRP è un trattamento a base di plasma per pelle e capelli.
Il corpo umano ha grandi capacità di difesa e di auto guarigione, basti pensare alla capacità di riparare le ferite della pelle, le fratture delle ossa, di rigenerare i tessuti. Questa abilità è legata in particolare all’azione delle piastrine contenute nel plasma che, oltre ad essere fondamentali per la coagulazione del sangue e la guarigione delle ferite, hanno dimostrato grande capacità di stimolare la rigenerazione anche dell’osso, delle cartilagini, dei vasi, motivo per cui sono state molto sfruttate negli ultimi anni in diversi campi della medicina, a partire dall’odontoiatria e dall’ortopedia fino alla cardiologia .
PRP e Dermatologia
In dermatologia l’impiego delle piastrine è in uso ormai da parecchi anni, per riparare le ferite, per trattare la cute invecchiata, per stimolare i capelli. Le piastrine agiscono perché contengono fattori di crescita che altro non sono che proteine particolari e molto specifiche in grado di stimolare i diversi tipi di cellule determinando un miglioramento del tessuto da trattare.
Vi è una tecnica particolare di centrifugazione del plasma ottenuto con un semplice prelievo di sangue che consente di “concentrare” le piastrine, e di conseguenza i fattori di crescita che loro contengono, in modo da ottenere un plasma ricco di piastrine o PRP (Platelet Rich Plasma).
Utilizzo del PRP
Usiamo il PRP per migliorare l’aspetto delle pelle sofferente per l’eccessiva esposizione al sole o per un semplice invecchiamento cronologico, per aumentarne la tonicità, correggere le rughe, ma anche per stimolare i capelli nelle varie forme di alopecia, aumentando il diametro dei fusti e agendo sulle cellule staminali del follicolo pilifero nella produzione di nuovi capelli.
La tecnica è semplice,veloce e minimamente invasiva: fatto il prelievo ed ottenuto il PRP con centrifugazione (processo che richiede circa 10 minuti), il plasma ottenuto può essere iniettato con microaghi nella zona da trattare o fatto penetrare con dermoforesi, una tecnica totalmente non invasiva e indolore che facilita la penetrazione dei principi attivi grazie ad un movimento di cariche elettrolitiche a livello cutaneo. L’efficacia del trattamento con PRP (spesso sono sufficienti 3-4 sedute distanziate di circa un mese l’una dall’altra) è visibile in tempi brevi ed è molto duratura, solitamente è sufficiente ripetere un paio di trattamenti a distanza di un anno per mantenere i risultati ottenuti.
Ma il PRP funziona o no?
Questa è la domanda che più frequentemente mi sento rivolgere dai pazienti che vogliono informazioni sulle nuove terapie tricologiche.
Tutti hanno navigato su internet e letto giudizi spesso discordanti, sono confusi e informati nel modo molto parziale che il web offre.
Non si può infatti pensare che un trattamento vada bene per tutti, che la risposta sia la stessa in patologie e persone diverse (sappiamo come un farmaco abbia capacità d’azione molto individuale, le risposte sono sempre soggettive).
A ciò si aggiunge il fatto che negli ultimi anni il PRP ha avuto un vero boom, viene proposto in tutte le “salse”, a volte con promesse mirabolanti, spesso a costi astronomici, a volte invece super scontato con offerte coupon!
Non bisogna mai dimenticare che è un trattamento medico, che deve essere eseguito da medici seguendo protocolli che siano convalidati dal centro trasfusionale di riferimento (che rilascia un’apposita autorizzazione ad eseguire la procedura).
In realtà si tratta di una tecnica ben nota nel suo meccanismo di funzionamento, con una capacità rigenerativa evidente confermata da anni di applicazione in campo odontoiatrico e osteoarticolare.
Per quanto riguarda i capelli gli studi evidenziano una capacità del PRP di stimolare la vascolarizzazione e la formazione di nuovi vasi a livello del follicolo con una concomitante stimolazione del capello a passare in fase anagen (la fase di crescita) e a rimanervi più a lungo, il tutto grazie all’attivazione di particolari vie di stimolo alla proliferazione e alla differenziazione cellulare (Wnt beta catenine, protein kinasi) esercitata dai fattori di crescita piastrinici.
Anche la letteratura in proposito negli ultimi anni sì è arricchita di valutazioni cliniche che hanno confermato i benefici del trattamento, con un aumento della durata della fase anagen, un incremento della densità dei follicoli e del diametro a fronte di una assoluta assenza di effetti collaterali, il che rende il PRP sicuro ed efficace.
Sarà il medico a consigliare il trattamento tenendo conto del tipo di alopecia, del grado di miniaturizzazione dei follicoli (nelle forme molto avanzate la risposta è minima), delle possibili alternative terapeutiche affinché questa utile terapia dia i migliori risultati possibili.