Terapia fotodinamica
La terapia fotodinamica consente di trattare cheratosi attiniche e basaliomi superficiali senza ricorrere alla chirurgia.
Si utilizza una sostanza foto-sensibilizzante in crema (solitamente l’acido aminolevulinico) che, applicata sulla cute da trattare, viene assorbita all’interno della lesione rendendola sensibile alla sorgente luminosa cui poi la si espone ( solitamente sorgenti di luce laser di lunghezza d’onda specifica); in tal modo si provoca una “distruzione” selettiva della lesione o delle lesioni da trattare ( la tecnica è molto utile infatti in caso di molteplici cheratosi ).
I limiti di questa tecnica sono il dolore ed il bruciore spesso difficilmente sopportabili, la complessità del trattamento (la crema va applicata, lasciata in posa qualche ora prima dell’irraggiamento) ed il costo in quanto sono necessarie apparecchiature specifiche che richiedono una struttura attrezzata.
Curettage
Negli ultimi due anni sono comparse molte segnalazioni di efficacia di una terapia fotodinamica eseguita sfruttando la capacità della luce del sole di attivare il prodotto applicato sulla cute; ciò semplificherebbe la procedura in quanto il paziente viene sottoposto a curettage delle lesioni (un grattamento superficiale), poi si procede all’ applicazione anche sulla cute circostante di un filtro protettivo solare e, dopo 15 minuti, della crema foto sensibilizzante.
Dopo altri 30 minuti il paziente deve esporsi alla luce del sole per un periodo variabile tra l’ora e mezza e le due ore e mezza, a seconda della stagione, della latitudine, della temperatura esterna (nei paesi nordici si raccomanda l’esecuzione del trattamento solo nei mesi estivi quando l’intensità dei raggi ultravioletti è tale da garantire una buona attivazione).
Risultati
I primi risultati sembrano molto incoraggianti; con un solo trattamento si riesce ad ottenere un buon risultato sulle lesioni di minor spessore, per altre può essere necessaria più di una seduta ma in compenso il dolore è minimo e l’eritema post-trattamento modesto; quindi la tecnica complessiva è semplice , di facile esecuzione ed economica e può pertanto essere un’ opzione terapeutica da valutare caso per caso.